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Le bacchette magiche dell’escursionista

Le bacchette magiche dell’escursionista

Quando ci si prepara a un’escursione è un po' come andare in vacanza…

 

Bisogna preparare lo zaino/valigia, indossare un abbigliamento comodo per il viaggio e in linea con la stagione, scegliere delle scarpe confortevoli (mai nuove perché possono dare problemi) e idonee al tracciato che andiamo a percorrere.

Il camminatore ha inoltre altro materiale fondamentale da mettere nello zaino: k way, copri zaino, acqua, cibo e le immancabili….RACCHETTE, BACCHETTE, BARRETTE…vabbè insomma, quelle che quando le hai provate non puoi più farne a meno.

Ma data la confusione, chiediamo ad un esperto, collega guida ambientale-escursionistica, il cui primo approccio al mondo della camminata in natura, è avvenuto come accompagnatore di Nordic walking.

 

IO: Tommaso ciao! Innanzi tutto…quale è il nome esatto delle due bacchette magiche che accompagnano l’escursionista?

TOMMASO: Ciao e grazie per il coinvolgimento. Allora, il nome ufficiale sarebbe alpenstock (bastone alpino in tedesco) o italianizzato pistocco. Il suo uso risale al medioevo, non è infatti raro trovare anche raffigurazioni di viandanti che portano al fianco il fidato bastone. Ovviamente nei dipinti è raffigurato un bastone di solito simile ad un ramo di albero come a sottolineare la frugalità del viandante, ma in realtà questo tipo di bastone è sempre stato dotato di una punta metallica atta proprio a far presa sul terreno e ad aiutare la deambulazione.

IO: Abbiamo detto che hai iniziato come accompagnatore di Nordic walking, come definiresti questa disciplina e quali sono a tuo parere le principali differenze con il Trekking, anche nell’uso dei bastoni?

TOMMASO: La mia principale attività in questa disciplina è quella di andare insieme a persone già formata e allenate che decidono di usare questa tecnica per esplorare. La differenza principale fra il bastone da trekking e quello da NW è sicuramente la punta. Il primo infatti presenta una superficie obliqua di solito rigida all’estremità che aiuta il “camminatore” ad appoggiare il peso sul bastone e a scaricare quindi la pressione della schiena e delle gambe a terra, attraverso l’asse del gomito inclinato. Questo lo aiuta sia a sentire meno la fatica, sia ad evitare di accusare dopo forti disagi dovuti allo sforzo.

Quelli di NW invece hanno sempre la punta all’estremità, inoltre il lavoro fisico e dinamico è completamente differente da quello del trekking. Il NW infatti è una pratica fisico-dinamica, basata sulla cooperazione dei muscoli che sotto sforzo causano un beneficio diffuso a tutto l’organismo. Durante il Nordic si va lentissimi, per fare 1 Km ci possiamo mettere 30 min, l’importante è osservare la tecnica. Un camminatore normale usa pochi muscoli e in maniera sconclusionata a volte, durante il Nordic si utilizzano quasi tutti i muscoli del nostro corpo causando via via reazioni metaboliche dagli altissimi benefici.

IO: Primo dubbio lo abbiamo in negozio, come dobbiamo comportarci nella scelta dei bastoni per acquistare quelli più adatti alla nostra statura? E’ necessario acquistare due bastoni per una perfetta armonia del corpo, vero?

TOMMASO: Sempre due bastoni, l’utilizzo di uno solo comporterebbe uno squilibrio negativo nel NW e nell’escursionista potrebbe causare la perdita dell’equilibrio. Per quanto riguarda la scelta del bastoncino relativamente all’altezza la regola è sempre una: il bastoncino impugnato deve formare con il braccio a riposo, e quindi con il bastone che cade perpendicolarmente alle gambe, un angolo di circa 90’.

IO: Mentre camminiamo come dobbiamo tenerle? Con la punta proiettata in avanti a cercare il tallone dello sfortunato che ci precede o all’indietro?

TOMMASO: Anche in questo caso dipende molto dalla situazione. Nel NW praticato bene si ha sempre il bastone all’indietro proiettato come fosse l’allungamento di un braccio. La punta tocca terra come a sfiorarla e ci serve solo per capire se stiamo mantenendo una tecnica adeguata. Si dice che in NW i bastoni si devono vedere ma non sentire. Nel trekking al contrario si usa portare i bastoni in avanti in modo da potercisi appoggiare o usare come blocco per aggirare un ostacolo. La finalità e l’uso si possono definire opposti.

IO: Le braccia e il resto del corpo hanno un ruolo nell’andamento con i bastoni da trekking? Bisogna tenere una postura particolare?

TOMMASO: Nel trekking si deve cercare per quanto possibile di mantenere una postura eretta e rilassata. Non affossarsi sui bastoni come fossero altre braccia, ma bensì puntarli e usarli proprio indipendentemente dal corpo, come mezzi di sostegno e aiuto. Nel NW sono i bastoni a “costringere” un certo tenore e postura e l’uso della tecnica adeguata sarà sempre valutabile dall’uso del bastone in relazione al resto del corpo.

IO: Grazie Tommaso per averci dato utili suggerimenti che renderanno ancora più piacevole la nostra passeggiata.

Personalmente devo dire che l’uso dei bastoni da trekking ha apportato benessere all’intero fisico, andando ad allievare il trauma sulle gambe e le ginocchia. Ora sono diventati compagni di viaggio immancabili.

Se volessimo frequentare un corso di Nordic walking, sapresti darci Tommaso delle indicazioni su come, dove e perché farlo?

TOMMASO: Attualmente c’è un istruttore, estremamente esperto e che si dedica, al contrario mio, alla vera educazione sportiva di NW, si chiama Francesco e opera a Monte Argentario. Consiglierei a tutti approfondire il NW, come mi è stato detto a me “non crederai ai benefici che incontrerai già dopo due giorni che lo pratichi”, mi sento di dare anche io questo consiglio dato che con me ha funzionato: non ho più smesso.

 

Articolo di Giada Pellegrini